L’organizzazione non profit (#BartimeoXXI OdV – CentroVolontari per una Umanità Condivisa – CE.V.U.C.) è un ente del terzo settore, che partecipa al Programma di Aiuti Europei agli Indigenti (PO I FEAD) in qualità di Organizzazione partner Territoriale (OpT), provvedendo alla distribuzione di aiuti alimentari cofinanziati dal Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti (FEAD) e all’erogazione di misure di accompagnamento per orientare e sostenere le persone in condizione di bisogno.


- Volontari che, con entusiasmo, desiderano donare semi di speranza e libertà…!
- #BartimeoXXI è stata costituita nel mese di Luglio del 2021 ed è nata con l’intenzione di occuparsi delle persone più fragili. Anzi, di fare convergere presso una unica organizzazione di volontariato, le tante manifestazioni di aiuto che molte persone offrono, individualmente e/o in gruppi.
- Molti di noi sono volontari che hanno offerto il proprio servizio presso la Parrocchia SS. Crocifisso dei Miracoli di Catania e la Caritas diocesana. In particolare presso lo “Spazio Erwin”. Ma vi sono tante altre esperienze che stanno convergendo, arricchendoci reciprocamente.
- Tanti sono i progetti in cantiere e non tutto è sempre programmabile. Lasciamo spazio alle diverse intuizioni ed illuminazioni…! Essere liberi per tentare nuove strade è l’unico percorso che ci siamo dati.
- Stiamo creando vari dipartimenti, in modo da essere più autonomi e creativi nel servizio. Aspettiamo proposte di nuovi percorsi.
- In particolare, da quando ha avuto inizio la diffusione del covid-19, i vari e lunghi periodi di lookdown, il cambio di passo nelle professioni, le difficoltà delle famiglie sono aumentate. La media borghesia è quasi scomparsa, trasformandosi in alta borghesia ed in fascia sociale povera o poverissima.
- La povertà assoluta è tornata, nel 2021, incredibilmente a crescere con oltre due milioni di famiglie in stato di bisogno. Tutto ciò nonostante il reddito di cittadinanza, reddito di emergenza e l’estensione della Cassa integrazione, che hanno consentito alle famiglie in difficoltà economica – sia quelle scivolate sotto la soglia di povertà, sia quelle che erano già povere – di mantenere una spesa per consumi non molto distante dalla soglia di povertà. Insomma sono tante le persone che hanno bisogno del nostro aiuto. Si è così sviluppata una rete di solidarietà inaspettata, ma che ancora ha bisogno di essere maggiormente potenziata ed allargata, a causa delle continue richieste di aiuto.
- Tanti sogni cercano di essere trasformati in realtà.
- Abbiamo bisogno di ognuno di voi e sarà gradita qualunque forma di aiuto.

Abbiamo bisogno di tutti
Contemplare la grande bellezza ed assorbire la forza che promana da essa…! Un cieco che porta il nome di Bar-Timeo (figlio di Timeo), un uomo marginale, ridotto a mendicare sulla strada, uno “scarto” di cui nessuno si prende cura, sente dire che sta per passare Gesù di Nazaret. Essendo cieco, non l’aveva ovviamente mai visto, né l’aveva incontrato, ma la fama di questo rabbi galileo l’aveva raggiunto. Nel suo cuore era certamente presente almeno il desiderio di vedere, la speranza di avere la vista, per poter uscire dalla notte. Udito che Gesù sta passando, inizia dunque a gridare: “Figlio di David, Gesù, abbi pietà di me!”. In questo grido vi è una grande spontaneità, vi è la sua fede giudaica nel Messia veniente, vi è l’attesa di una guarigione, della salvezza, vi è la forza di gridare e di farsi sentire, nella personale convinzione che quel rabbi può fare qualcosa per lui, dunque è un maestro capace di cura e di amore verso chi incontra. Bartimeo ripete con altre parole quanto aveva affermato Pietro: “Tu sei il Cristo” (Mc 8,29). In quel caso però Pietro era stato immediatamente rimproverato da Gesù per la sua incapacità di comprendere la sua vera messianicità (cf. Mc 8,30-34). Il figlio di Timeo sta invece di fronte al figlio di David, animato dalla fiducia che il Messia avrebbe aperto gli occhi ai ciechi, compiendo anche in questo le sante Scritture (cf. Is 35,5; 42,7). Portatori, dunque, di speranza e salvezza.
Siamo portatori di pace ed umanità.
L’episodio evangelico di Bartimeo è molto di più di un semplice racconto di miracolo. Gesù, in sostanza, sta per entrare nella città santa per la sua passione e morte, ma i suoi dodici discepoli lungo tutto quel cammino sono rimasti ciechi. Ascoltavano le sue parole ma non capivano, mostrando di essere ben lontani dal vedere gli eventi come li vedeva Gesù: prima Pietro (cf. Mc 8,32), poi tutti e Dodici (cf. Mc 9,34), infine Giacomo e Giovanni (cf. Mc 10,35-37) sono sembrati ciechi di fronte a ogni rivelazione fatta loro da Gesù. Ma ora ogni lettore può identificarsi con questo cieco di Gerico (Bartimeo); deve solo prendere coscienza della propria cecità, gridare al Signore: “Abbi pietà di me!” e avere fede che egli può strapparlo dalla tenebra e fargli vedere ciò che i suoi occhi non riescono a vedere. Sì, in quel mettersi in cammino dietro a Gesù, Bartimeo è per noi più esemplare dei Dodici. Dunque? Ognuno di noi si metta davanti al Signore Gesù e, guardando a lui con fede e attesa, si scoprirà non vedente. Abbia allora la forza e il coraggio di gridargli solo: “Signore, abbi pietà di me”, “Kýrie eleison”, questa invocazione brevissima eppure così completa rivolta a lui, con piena fiducia, può salvarci. Buona avventura…!

