L’Italia al primo gennaio 2021 ha una popolazione di 59.258.000 persone, secondo l’Istat, circa 384.000 in meno di quelle che si avevano un anno fa. L’impatto della pandemia è stato determinante. In pratica nel 2020 c’è stato un record minimo di nascite, un alto numero di decessi, un basso saldo migratorio. Contestualmente l’età media si è ulteriormente innalzata.

La povertà non è sempre come ti aspetti e le cause che la determinano sono diverse. Spesso pensiamo che i poveri siano gente “lontana” da noi: per scelta di vita, o perchè extracomunitari, senza tetto, tossici, alcolisti. In realtà, la povertà è vicina a noi più di quanto possiamo immaginare. Essere in povertà assoluta in Italia significa anche avere 800€ al mese per far fronte a tutte le spese del nucleo familiare. Come useresti questi soldi se fossi in una famiglia di 5 persone..? Molto spesso non avendo un reddito fisso è ancora più difficile, per tante famiglie, resistere e vivere dignitosamente.

9 milioni di persone in Italia si trovano in stato di povertà, di cui ben 6 milioni in stato di povertà assoluta: questo significa che il 10% della popolazione in Italia è così povera da non potersi permettersi pasti regolari ed equilibrati. Poi i ristoranti sono tutti pieni…!

Sempre più persone non possono permettersi un pasto con una componente proteica ogni due giorni, e questo dato è più che raddoppiato dal 2007 ad oggi. Ben 14 famiglie su 100 in Italia non possono permettersi un’alimentazione equilibrata con cibo proteico almeno ogni due giorni. In Grecia il dato è simile (13,8), mentre in Francia è 7,4 e in Spagna 3,5. Pasta ogni sera…?

Non sono tutti immigrati, come si vuol fare credere. Circa il 50% delle persone che si rivolgono a strutture caritative aiutate da Banco Alimentare sono italiani, un dato in forte crescita negli ultimi anni.

Nella fascia dei bambini e ragazzi (0-17) l’incidenza della povertà è quadruplicata dal 2007 ad oggi. Se i poveri assoluti in Italia sono circa 9 su 100, nella fascia 0-17 arriviamo a 13 su 100. Il dato è riferito soprattutto a famiglie con tanti figli o ai figli di genitori separati.


La perdita del lavoro è la prima causa di povertà. Ma anche avendo un lavoro, seguono a stretto giro il fatto di lavorare ma non avere un reddito sufficiente per il nucleo familiare e la perdita della casa/sfratto.


Le strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare, aiutano in modo significativo i poveri in Italia, ma visto l’aumento della povertà, il 66% delle strutture esistenti non sarebbe in grado di aiutare un numero maggiore di persone.

Il Banco Alimentare combatte lo spreco di cibo e grazie ai volontari e alla sua rete logistica riesce raggiungere 9.000 strutture caritative che accolgono 1.9 milioni di persone in italia, quasi un terzo di chi vive in povertà assoluta.



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